Tirocinio: di cosa si tratta?

Tirocinio: di cosa si tratta?

Il tirocinio rappresenta un periodo di orientamento e formazione che si svolge in un ambiente lavorativo e mira a facilitare l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, ma non costituisce un rapporto di lavoro a tutti gli effetti.

Esistono due categorie principali di tirocinio:

Tirocini Curriculari: questi tirocini sono indirizzati a giovani che frequentano un percorso di istruzione o formazione e sono finalizzati a integrare la loro formazione con un’esperienza pratica nel mondo del lavoro. Le regole per questi tirocini sono stabilite dai regolamenti delle istituzioni scolastiche o universitarie e vengono promossi da scuole, università o enti di formazione accreditati.

Tirocini Extracurriculari: questi tirocini sono finalizzati a supportare le scelte professionali dei giovani attraverso un periodo di formazione in un contesto lavorativo, offrendo loro una conoscenza diretta del mondo del lavoro. Le norme che regolano questo tipo di tirocini sono stabilite a livello regionale e provinciale, ma esistono standard minimi nazionali che riguardano aspetti come la qualità del tirocinio, le modalità di partecipazione del tirocinante e l’indennità minima.

Come si attiva un tirocinio?

Per attivare un tirocinio, è necessario stipulare una convenzione tra un soggetto promotore (come un’istituzione educativa, un’agenzia per l’impiego o un centro di formazione) e un soggetto ospitante (come un’azienda, uno studio professionale o un ente pubblico).

La convenzione deve essere accompagnata da un piano formativo.

Entrambe le parti coinvolte nominano un tutor per il tirocinante, il cui ruolo comprende:

  • la definizione del piano formativo;
  • l’assistenza nell’adattamento al nuovo contesto di lavoro;
  • la gestione delle condizioni organizzative e didattiche;
  • il monitoraggio del percorso formativo;
  • la certificazione delle attività svolte dal tirocinante.

Tutte le competenze e i risultati acquisiti durante il tirocinio vengono registrati in un libretto formativo. Anche se i tirocini non costituiscono rapporti di lavoro effettivi, quelli disciplinati nelle linee-guida prevedono l’obbligo di effettuare la comunicazione obbligatoria da parte del soggetto ospitante.

Tutala dei tirocinanti:

È importante ricordare che la Legge di Bilancio 2022 ha introdotto delle misure per prevenire abusi nei tirocini extracurriculari.

Queste misure includono l’adozione di linee guida da parte del governo e delle autorità regionali, che devono essere basate su criteri specifici ovvero:

  • la revisione della disciplina secondo criteri che ne favoriscano l’applicazione in favore di soggetti con difficoltà di inclusione sociale;
  • determinare gli elementi qualificanti del tirocinio come l’indennità da corrispondere al tirocinante e la durata massima del tirocinio;
  • la definizione di livelli essenziali di formazione che permetta di presentare un bilancio delle competenze all’inizio del tirocinio e una certificazione delle competenze acquisite alla fine del percorso;
  • la limitazione del numero di tirocini attivabili e l’assunzione di una quota minima di tirocinanti al termine del periodo di tirocinio.

Ricordiamo che sono previste sanzioni in caso di violazione delle nuove regole ad esempio nel caso in cui non venga corrisposta l’indennità al tirocinante è prevista una sanzione amministrativa che può variare dai 1.000 ai 6.000 euro.

Nel caso in cui venga accertato che il tirocinio è svolto in maniera fraudolenta il soggetto ospitante dovrà pagare un’ammenda per ogni tirocinante coinvolto e per ogni giorno di tirocinio, con la possibilità per il tirocinante di richiedere che il tirocinio venga riconosciuto come un rapporto di lavoro subordinato con decorrenza dalla sentenza giudiziale.

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