NASpI: requisiti e procedura

La NASpI, ovvero la Nuova Assicurazione Sociale per L’Impiego, è un sussidio mensile di disoccupazione erogato dall’INPS in sostituzione dell’ASpI e del MiniASpI.

È destinata a coloro che si trovano involontariamente senza lavoro.

Chi ne ha diritto?

Oltre ai lavoratori dipendenti che hanno perso il lavoro, rientrano anche apprendisti, soci lavoratori di cooperative, personale artistico dipendente, dipendenti a tempo determinato delle Pubbliche Amministrazioni e operai agricoli dipendenti da cooperative che trasformano prodotti agricoli (dal 1° gennaio 2022).

A chi invece non spetta?

Ai dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche Amministrazioni, agli operai agricoli non inclusi nelle modifiche della legge di bilancio 2022.

Ai lavoratori extracomunitari con permesso di lavoro stagionale, a chi può accedere alla pensione anticipata o di vecchiaia, e ai titolari di assegno ordinario di invalidità che non scelgono la NASpI.

Quando si può richiedere?

La domanda va presentata entro 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro. Le tempistiche per ottenere la NASpI variano:

  • Se la domanda è presentata entro otto giorni dalla cessazione, la NASpI inizia dall’ottavo giorno successivo.
  • Se la domanda è presentata oltre l’ottavo giorno, l’indennità inizia dal giorno successivo alla richiesta.
  • Per situazioni specifiche come maternità, malattia o licenziamento per giusta causa, i tempi variano.

Per quanto tempo si riceve la NASpI?

Si ottiene mensilmente
per un periodo che corrisponde alla metà delle settimane contributive degli
ultimi 4 anni, fino a un massimo di 24 mesi.

L’importo è calcolato sul reddito
degli ultimi 4 anni con un tasso del 75% dell’importo di riferimento stabilito
annualmente dall’ISTAT (nel 2023 è di 1352,19 euro).

Come viene pagata?

L’indennità viene accreditata su conto corrente bancario o postale, libretto postale o tramite bonifico presso l’ufficio postale del luogo di residenza.

Documenti necessari per la richiesta:

Carta d’identità, codice fiscale, autocertificazione di residenza se diversa dall’indirizzo sulla carta d’identità, ultima busta paga, lettera di licenziamento o UNILAV, contratto di lavoro (soprattutto per contratti a tempo determinato), IBAN per l’accredito e modello SR156 per la richiesta di disoccupazione.

 

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