Stai per avere un figlio, ma non sai bene cosa è previsto per legge in termini di congedo parentale?
Sei nel posto giusto perché oggi parleremo proprio di questo, cercando di chiarire tutti i tuoi dubbi e sperando di alleviare qualche tua preoccupazione.
Il congedo Parentale è un periodo di astensione facoltativa del lavoro che viene concesso ai genitori per prendersi cura dei propri figli nei loro primi anni di vita.
Il congedo parentale è rivolto a lavoratrici e lavoratori dipendenti con un rapporto di lavoro in atto.
Il Congedo Parentale è rivolto ai genitori, che hanno un rapporto di lavoro, da usufruire entro i primi 12 anni di vita del bambino.
È valido per entrambi i genitori per un periodo complessivo non superiore a 10 mesi che possono diventare 11 se il padre si astiene dal lavoro per un periodo, continuativo o frazionato di almeno 3 mesi.
I periodi di congedo possono essere usufruiti anche da entrambi i genitori contemporaneamente.
Ma nell’ambito dei limiti complessivi questo diritto spetta nel seguente modo:
Se il rapporto di lavoro cessa all’inizio o durante il periodo di congedo il diritto al congedo viene meno dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.
Per i lavoratori dipendenti che siano genitori adottivi o affidatari il congedo spetta nelle stesse modalità elencate sopra, ma entro i primi 12 anni dall’entrata in famiglia del bambino/a e non oltre il compimento dei 18 anni di età.
In caso di parti, adozioni o affidamenti plurimi il diritto al concedo spetta in uguale misura per ogni bambino/a.
Ai genitori lavoratori dipendenti spetta:
Un’indennità pari al 30% della retribuzione oraria media giornaliera, Una novità molto importante approvata nella Legge di Bilancio 2023 è un mese di congedo, fruibile in alternativa dei genitori, da utilizzare entro il 6 anno di vita del bambino, percependo un’indennità del 80% della retribuzione.
I lavoratori e le lavoratrici dipendenti devono avere un lavoro in corso.
NON spetta a:
La domanda va presentata prima dell’inizio del periodo di congedo richiesto, se viene presentata dopo non verranno pagati solo i giorni successivi alla presentazione della domanda.
Per le lavoratrici e i lavoratori dipendenti l’indennità è anticipata dal datore di lavoro.
Per i lavoratori e le lavoratrici agricoli a tempo determinato è previsto il pagamento dell’indennità direttamente da parte dell’INPS.
La domanda può essere presentata:
· online tramite il servizio dedicato sul sito INPS;
· tramite di contact center INPS;
· tramite enti di patronato;
· intermediari dell’istituto.
Il tempo di elaborazione del provvedimento è stato fissato a 55 giorni dei regolamenti INPS.
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