Modello 730: quando NON è obbligatorio e perché conviene?

Quando non è obbligatorio presentare il 730?

Non tutti sono tenuti a presentare il modello 730. Esaminiamo insieme le situazioni in cui non è obbligatorio, ma potrebbe comunque essere conveniente:

  • Se hai lavorato come dipendente per un solo datore di lavoro e ti sono state correttamente applicate tutte le trattenute e detrazioni, senza avere altri redditi;
  • Se sei pensionato, hai ricevuto una sola Certificazione Unica e non hai altri redditi;
  • Se hai percepito redditi tramite intermediari che agiscono già come sostituti d’imposta tra te e il fisco;
  • Se hai percepito più redditi già conguagliati con l’ultima Certificazione Unica;
  • Se non hai detrazioni per coniuge o familiari a carico;
  • Se non hai sostenuto spese per le quali hai diritto a una deduzione dal reddito o una detrazione dall’imposta;
  • Se non devi pagare addizionali IRPEF regionali o comunali.

È importante notare che ci sono molte eccezioni alle regole generali elencate sopra. Ad esempio, il possesso di una casa o di un terreno con rendita catastale può influire sull’obbligo o sull’esenzione dalla presentazione del 730, così come il valore complessivo del reddito o il totale delle tasse da pagare.

Abbiamo capito che non sempre è obbligatorio presentare il 730, ma se leggi fino in fondo ti diremo anche perchè in molti casi può rivelarsi conveniente.

Perché presentare il 730 spesso risulta conveniente?

Spesso, presentare il modello 730 può essere conveniente perché ti consente di risparmiare sulle tasse da versare. Le tasse sono un contributo che dai allo Stato per sostenere i servizi pubblici come scuola, sanità e trasporti. L’importo di queste tasse varia in base al tuo reddito; in generale, chi guadagna di più paga più tasse.

Tuttavia, lo Stato offre agevolazioni fiscali per alcune spese, come quelle legate alla salute o all’ambiente, o per incentivare determinate spese attraverso detrazioni o deduzioni fiscali.

Le spese che lo stato rimborsa appartengono a 5 grandi categorie:

  • CASA: affitto, mutuo, ristrutturazioni e interventi per il risparmio energetico.
  • FAMIGLIA: assicurazioni, assegni di mantenimento, spese funebri e contributi previdenziali.
  • FIGLI: asili, scuole, università e sport.
  • SALUTE/PREVIDENZA: spese mediche, veterinarie, spese sostenute in caso di disabilità e contributi versati a forme di previdenza complementare.
  • DONAZIONI: verso Onlus, associazioni di volontariato, partiti politici e beni pubblici.

Inoltra queste spese vengono distinte dallo Stato in due famiglie:

Spese detraibili, in cui gli oneri vengono sottratti dall’imposta IRPEF lorda, di solito in percentuale, chiamate anche detrazioni;

Spese deducibili, in cui gli oneri vengono sottratti dal reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF, sostenuto dal contribuente durante il periodo di imposta, chiamate anche deduzioni.

Quindi, se nel corso del 2023 hai sostenuto spese nelle categorie sopra menzionate, potresti dover pagare meno tasse, rendendo conveniente la presentazione del modello 730, anche se non sei obbligato a farlo.

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