Congedo Straordinario L.104

Il congedo straordinario rappresenta un sostegno fondamentale per i lavoratori dipendenti italiani che si trovano ad assistere familiari con disabilità grave, secondo quanto previsto dall’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

Questo diritto è disciplinato da regole specifiche che ne definiscono le modalità di fruizione, i benefici e gli obblighi connessi.

Priorità nella concessione del Congedo: chi ne ha diritto?

Il congedo straordinario è garantito in base a un preciso ordine di priorità.

Inizialmente, ha diritto a questo beneficio il coniuge convivente, la parte dell’unione civile convivente o il convivente di fatto della persona disabile in situazione di gravità.

Seguono poi il padre, la madre, i figli conviventi, i fratelli o le sorelle conviventi, e infine parenti o affini entro il terzo grado conviventi della persona disabile.

Questa gerarchia si applica nel caso di mancanza, decesso o patologie invalidanti di altri familiari.

Decorrenza e durata del Congedo Straordinario:

La domanda di congedo straordinario ha validità dal momento della sua presentazione, e i lavoratori dipendenti possono richiederlo fino a un massimo di due anni nell’arco della loro vita lavorativa.

È importante notare che il periodo massimo è complessivo fra tutti gli aventi diritto per ogni disabile grave, senza la possibilità di “raddoppio”.

Il congedo può essere frazionato anche a giorni, ma è essenziale che ci sia un effettivo ritorno al lavoro tra un periodo e l’altro di fruizione.

NON vengono conteggiati i giorni festivi, i sabati e le domeniche, a condizione che ci sia un effettivo ripristino del lavoro tra i periodi di congedo.

Inoltre, NON è riconosciuto il congedo straordinario nei periodi in cui NON è prevista attività lavorativa, come nel caso di un part-time verticale con periodi NON retribuiti.

Quantificazione dell'indennità e altri aspetti economici

L’indennità per il congedo straordinario corrisponde alla retribuzione ricevuta nell’ultimo mese di lavoro precedente al congedo

Questa viene calcolata tenendo conto delle voci fisse e continuative, entro un limite massimo di reddito rivalutato annualmente. 

Importante notare che i periodi di congedo NON sono conteggiati per ferie, tredicesima e trattamento di fine rapporto, ma sono validi ai fini del calcolo dell’anzianità assicurativa.

Il beneficio è frazionabile anche a giorni, ma l’importo della retribuzione figurativa NON può superare il massimo settimanale o giornaliero, a seconda del periodo di congedo. 

È compito dei datori di lavoro determinare il periodo massimo fruibile dagli interessati, considerando anche eventuali periodi di congedo già richiesti.

Modalità di presentazione della domanda:

Per richiedere il congedo straordinario, i lavoratori dipendenti devono presentare la domanda online all’INPS attraverso il servizio dedicato.

È possibile effettuare la richiesta anche tramite il contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) o 06 164 164 da rete mobile.

Precisiamo fin da subito che la presentazione della domanda non è semplice per questo motivo ti consigliamo di affidarti a dei professionisti come intermediari dell’istituto o enti di patronato.

Se devi presentare la domanda puoi rivolgerti al nostro Studio, ti seguiremo passo passo rispondendo anche a tutti i tuoi dubbi o domande.

Requisiti e procedimenti sanitari:

Per accedere al congedo straordinario, è necessario che il lavoratore sia dipendente privato, anche a part-time.

La persona assistita deve essere in situazione di disabilità grave secondo la legge 104/92, riconosciuta da una competente commissione medica integrata ASL/INPS.

Tuttavia, NON deve essere ricoverata a tempo pieno presso strutture ospedaliere che offrano assistenza sanitaria continuativa.

Il riconoscimento della disabilità grave ha effetto dalla data del rilascio del relativo attestato.

In caso di mancato rilascio entro 45 giorni dalla domanda, è possibile presentare un certificato medico.

Nel caso di patologie oncologiche, la certificazione provvisoria è valida dopo 15 giorni dalla domanda.

Se la disabilità grave non viene confermata alla revisione, si procede al recupero del beneficio.

Infine:

L’indennità di congedo straordinario viene anticipata dal datore di lavoro, con possibilità di conguaglio con i contributi dovuti all’INPS.

In casi specifici, come operai agricoli a tempo determinato, lavoratori dello spettacolo con contratto a termine, l’indennità è pagata direttamente dall’INPS.

In ogni caso, la perdita dei requisiti sanitari e amministrativi comporta la cessazione del diritto all’indennità, con il conseguente recupero del beneficio già fruito.

Inoltre, è fondamentale comunicare tempestivamente ogni variazione delle situazioni dichiarate nella domanda.

Il congedo straordinario rappresenta un importante strumento di supporto per i lavoratori italiani che si trovano ad assistere familiari con disabilità grave, garantendo loro un periodo di assenza dal lavoro retribuito, ma è essenziale comprenderne le regole e i limiti per una corretta fruizione.

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