Trattamento Integrativo del Reddito

Hai mai notato la voce “TRAT. INT. REDD. DL 3/2020” sulla tua busta paga?

Si tratta del Trattamento Integrativo del Reddito (TIR), un beneficio erogato ai lavoratori dipendenti e a coloro che ricevono redditi simili.

Il TIR funge da riduzione del carico fiscale, sostituendo il bonus di 80€, ed è destinato agli stessi beneficiari del precedente bonus IRPEF, noto come bonus Renzi.

Come funziona?

Questo trattamento, in vigore dal luglio 2020, viene erogato mensilmente con un massimo di 1.200€ all’anno, ossia 100€ al mese.

L’obiettivo è sostenere le famiglie italiane in difficoltà, aumentando il reddito dei dipendenti al di sotto di una certa soglia.

Dal gennaio 2022, la soglia di reddito per ricevere il TIR è stata ridotta a 15.000€ annui, non essendo erogato per redditi inferiori a 8.145€ l’anno, essendo questi ultimi esentasse (NO TAX AREA).

Chi può beneficiarne?

I beneficiari includono dipendenti del settore privato e pubblico, soci e lavoratori delle cooperative, lavoratori atipici, co.co.co, borsisti, stagisti, lavoratori in progetti socialmente utili, revisori di società, amministratori comunali, addetti alla pubblica amministrazione e sacerdoti.

Il TIR è anche previsto per le lavoratrici in congedo di maternità e i lavoratori in congedo di paternità.

In aggiunta ai lavoratori in cassa integrazione (ordinaria, straordinaria, in deroga) e coloro che ricevono assegni ordinari o di solidarietà, possono beneficiarne anche i disoccupati (NASpI, DIS-COLL, agricoli), a patto di non ricevere reddito di cittadinanza o altri sostegni simili.

Come viene erogato?

Solitamente, il TIR viene anticipato dal datore di lavoro o erogato direttamente dall’INPS mensilmente.

Nel caso non venga erogato direttamente, si può ricevere tramite conguaglio nella busta paga di dicembre o di fine rapporto di lavoro, oppure come rimborso tramite la dichiarazione dei redditi.

Attenzione:

È importante notare che il TIR non richiede domande esplicite, ma attenzione: se non è dovuto per più rapporti di lavoro e si supera la soglia di 15.000€, il TIR ricevuto dovrà essere restituito al momento del conguaglio o della dichiarazione dei redditi.

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