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Da molti anni mi occupo di pensioni e oggi vorrei parlare della pensione di inabilità.
La pensione di inabilità, nota anche come invalidità “civile,” rappresenta un importante sostegno economico fornito dall’INPS. È fondamentale comprenderne le differenze rispetto all’assegno ordinario di invalidità.
Da aprile 2022, le domande per la liquidazione dell’assegno mensile di assistenza e della pensione di inabilità sono gestite tramite un processo di liquidazione centralizzata, semplificando notevolmente il procedimento.
Per ottenere questa pensione, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:
La pensione di inabilità viene erogata per 13 mensilità a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda. Nel 2023, l’importo mensile della pensione è di 313,19€ per coloro con un reddito annuo pari o inferiore a 17.920€.
È importante notare che sono previste maggiorazioni per determinate categorie di beneficiari. Ad esempio, la “maggiorazione al milione” di 368,58€ spetta a invalidi civili totali, sordomuti e ciechi totali, a condizione che il reddito non superi i limiti stabiliti.
Inoltre, ci sono ulteriori maggiorazioni per i soggetti infra-sessantacinquenni, sempre a patto che il reddito non superi i limiti specificati. Un’altra importante prestazione è l’indennità di accompagnamento, che viene riconosciuta senza limite di reddito per 12 mensilità.
La pensione di inabilità può essere cumulata con altre prestazioni e assegni, ed è compatibile con l’attività lavorativa.
Per fare richiesta di questa prestazione, è necessario che l’inabilità sia riconosciuta nel verbale rilasciato dalla commissione medico legale. La domanda può essere presentata online sul sito dell’INPS, ma è consigliabile affidarsi a un consulente qualificato, per affrontare in modo preciso e professionale questo processo.
Ricorda che il termine per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito per legge, ma sono disponibili dettagliate informazioni sulle motivazioni dei ritardi sul sito dell’INPS.
La pensione di inabilità è un importante sostegno per chi ne ha diritto.
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