La Pensione di Inabilità spiegata nel dettaglio

Da molti anni mi occupo di pensioni e oggi vorrei parlare della pensione di inabilità.

La pensione di inabilità, nota anche come invalidità “civile,” rappresenta un importante sostegno economico fornito dall’INPS. È fondamentale comprenderne le differenze rispetto all’assegno ordinario di invalidità.

Chi ha diritto a questa pensione?

  • i soggetti con inabilità lavorativa totale al 100% e permanente (invalidi totali);
  • soggetti in stato di bisogno economico, con reddito fino a 17.920€ per invalidi totali, ciechi civili e sordomuti, e fino a 5.391,88€ per invalidi parziali o minori;
  • individui con residenza stabile in Italia.

Cambiamenti a partire da aprile 2022

Da aprile 2022, le domande per la liquidazione dell’assegno mensile di assistenza e della pensione di inabilità sono gestite tramite un processo di liquidazione centralizzata, semplificando notevolmente il procedimento.

Requisiti per ottenere la pensione di inabilità

Per ottenere questa pensione, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

  • avere il riconoscimento di inabilità totale e permanente.
  • possedere un reddito inferiore alla soglia stabilita annualmente per legge (nel 2023: 17.920€).
  • avere un’età compresa tra 18 anni e 65 anni e 7 mesi.
  • essere cittadino italiano o straniero comunitario con iscrizione all’anagrafe del comune di residenza, oppure cittadino straniero extracomunitario con permesso di soggiorno di almeno un anno.
  • avere residenza stabile e abituale in Italia.

Importo e durata della pensione

La pensione di inabilità viene erogata per 13 mensilità a partire dal mese successivo alla presentazione della domanda. Nel 2023, l’importo mensile della pensione è di 313,19€ per coloro con un reddito annuo pari o inferiore a 17.920€.

Maggiorazioni e indennità di accompagnamento

È importante notare che sono previste maggiorazioni per determinate categorie di beneficiari. Ad esempio, la “maggiorazione al milione” di 368,58€ spetta a invalidi civili totali, sordomuti e ciechi totali, a condizione che il reddito non superi i limiti stabiliti.

Inoltre, ci sono ulteriori maggiorazioni per i soggetti infra-sessantacinquenni, sempre a patto che il reddito non superi i limiti specificati. Un’altra importante prestazione è l’indennità di accompagnamento, che viene riconosciuta senza limite di reddito per 12 mensilità.

Cumulabilità e come fare domanda

La pensione di inabilità può essere cumulata con altre prestazioni e assegni, ed è compatibile con l’attività lavorativa.

Per fare richiesta di questa prestazione, è necessario che l’inabilità sia riconosciuta nel verbale rilasciato dalla commissione medico legale. La domanda può essere presentata online sul sito dell’INPS, ma è consigliabile affidarsi a un consulente qualificato, per affrontare in modo preciso e professionale questo processo.

Ricorda che il termine per l’emanazione dei provvedimenti è stabilito per legge, ma sono disponibili dettagliate informazioni sulle motivazioni dei ritardi sul sito dell’INPS.

La pensione di inabilità è un importante sostegno per chi ne ha diritto.

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