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La pensione ai superstiti è un vitale sostegno finanziario erogato ai familiari dopo la scomparsa di un pensionato o di un assicurato.
Inizialmente, il coniuge superstite può averne diritto, indipendentemente dallo stato legale della relazione.
Nel caso di separazione legale, il coniuge può ricevere la pensione solo se è titolare dell’assegno alimentare stabilito dal tribunale.
Anche il coniuge divorziato può accedere a questa pensione, a patto che sia titolare dell’assegno divorzile, non si sia risposato e che il rapporto assicurativo con il defunto sia antecedente alla sentenza di divorzio.
I figli, sia minori che maggiorenni a carico del genitore defunto e impegnati negli studi, possono godere di questa pensione.
Lo stesso si applica ai nipoti in situazioni di necessità o che già percepivano una pensione dal defunto.
Quando non ci sono coniugi o figli aventi diritto, possono essere considerati per questa pensione anche i genitori, e in loro assenza, fratelli o sorelle inabili a carico del defunto.
La pensione ai superstiti è pari ad una quota percentuale di quella che sarebbe spettata all’assicurato o che è già stata liquidata.
Le percentuali sono le seguenti:
Per i nipoti valgono le stesse aliquote spettanti pe i figli/e.
Va specificato che in ogni caso la misura complessiva della pensione erogata non può superare il 100%.
La richiesta di questa pensione può essere presentata online tramite l’INPS o attraverso professionisti abilitati.
I tempi di elaborazione variano solitamente intorno ai 30 giorni, ma possono essere diversi in alcuni casi specifici.
Questa pensione è un valido supporto economico che contribuisce a garantire una stabilità finanziaria ai familiari colpiti dalla perdita di un caro.
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