APE Sociale

La legge di bilancio 2017, insieme alle sue successive modifiche, ha introdotto una misura di sostegno a carico dello Stato, gestita dall’INPS, per aiutare soggetti in condizioni specifiche che hanno raggiunto almeno 63 anni di età e non godono di una pensione diretta in Italia o all’estero. Questa indennità, nota come APE Sociale, è stata istituita il 1° maggio 2017 come una misura sperimentale ed è stata prorogata fino al 31 dicembre 2023 attraverso interventi normativi successivi, l’ultimo dei quali con l’articolo 1, commi 288, 289, 290 e 291, legge 29 dicembre 2022, n. 197.

L’indennità APE Sociale è destinata a lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti, alle forme sostitutive ed esclusive della stessa, alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e alla Gestione Separata.

Per accedere all’APE Sociale i richiedenti devono appartenere ad una delle seguenti categorie:

  • persone in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento collettivo, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale per scadenza di contratto a tempo determinato. A condizione che i lavoratori abbiano svolto periodi di lavoro dipendente di almeno 18 mesi nei 36 mesi precedenti alla cessazione, che abbiano concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione che gli spetta e che siano in possesso di un’anzianità contributiva di 30 anni;

 

  • persone che assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità, oppure un parente o affine di secondo grado convivente qualora coniuge o genitori della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compito 70 anni o siano affetti da patologie invalidanti, siano deceduti o mancanti. Anche in questo caso per accedere all’APE Sociale è richiesta un’anzianità contributiva di almeno 30 anni;

 

  • persone con capacità lavorativa ridotta almeno del 74% che sia stata accertata dalle commissioni per il riconoscimento dell’invalidità civile e che possiedono un’anzianità contributiva di 30 anni;

 

  • lavoratori dipendenti con almeno 36 anni di anzianità contributiva e hanno svolto una o più delle professioni gravose elencate nell’allegato 3 della legge 234/2021 per almeno sette anni negli ultimi dieci o almeno sei anni negli ultimi sette.

 

Inoltre, le donne possono beneficiare di una riduzione dei requisiti contributivi richiesti in base al numero di figli, fino a un massimo di due anni.

Decorrenza e durata dell'indennità:

L’indennità APE Sociale viene corrisposta dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, a condizione che siano soddisfatti tutti i requisiti e le condizioni previste dalla legge a seguito della cessazione dell’attività lavorativa. Viene erogata ogni mese per 12 mensilità all’anno fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o fino al conseguimento di un trattamento pensionistico diretto anticipato.

Per monitorare la sufficienza delle risorse finanziarie a disposizione rispetto al numero di beneficiari, vengono adottate valutazioni basate sulla prossimità al requisito anagrafico di vecchiaia e sulla data di presentazione delle domande di riconoscimento delle condizioni.

Importo dell'indennità APE Sociale:

L’importo dell’indennità APE Sociale varia in base alla situazione del beneficiario. Per coloro che sono iscritti a un’unica gestione, l’importo è pari alla rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione, a condizione che sia inferiore a 1.500 euro. Se la pensione calcolata supera 1.500 euro, l’importo dell’indennità sarà di 1.500 euro, senza rivalutazioni o integrazioni al trattamento minimo.

Tuttavia, per coloro che hanno contribuito o accreditato contributi in più gestioni interessate dall’APE Sociale, il calcolo dell’importo dell’indennità viene effettuato proporzionalmente per ciascuna gestione, considerando i periodi di iscrizione e le retribuzioni di riferimento di ciascuna gestione.

Durante il godimento dell’indennità APE Sociale, non viene corrisposta alcuna contribuzione figurativa e il trattamento cessa in caso di decesso del titolare, senza diritto a reversibilità per i superstiti. Inoltre, i beneficiari non hanno diritto agli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF).

Requisiti:

I requisiti richiesti per ottenere l’APE Sociale sono i seguenti:

  • avere almeno 63 anni di età;
  • avere almeno 30 anni di anzianità contributiva, 36 in caso di attività gravose, in caso di operai edili ed affini, ceramisti il requisito di anzianità è di almeno 32 anni;
  • è richiesta la cessazione di qualsiasi attività lavorativa dipendente, autonoma o parasubordinata in Italia o all’estero;

L’indennità non è compatibile con altri trattamenti di sostegno al reddito connessi alla disoccupazione involontaria, all’assegno di disoccupazione (ASDI), o all’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale. Tuttavia, è possibile svolgere un’attività lavorativa dipendente o parasubordinata o un’attività di lavoro autonomo, con dei limiti di reddito stabiliti, senza perdere il diritto all’indennità.

Se il limite di reddito viene superato, l’indennità percepita nel corso dell’anno in cui si verifica il superamento diventa indebita e viene recuperata dall’INPS.

Come presentare la domanda:

Per chi entro il 31 dicembre 2023 ha o potrebbe avere i requisiti richiesti devono presentare una domanda preliminare entro e non oltre il 30 novembre 2023.

La domanda va presentata devono essere indirizzate alla Sede territoriale INPS di competenza in maniera telematica.

I tempi di lavorazione del provvedimento sono fissati in 30 giorni, ma possono esserci casi in cui la legge fissa termini diversi.

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