Dimissioni per giusta causa

Può succedere che ci si trovi costretti a dare le dimissioni dal proprio posto di lavoro a seguito di problemi nell’ambito lavorativo.

Normalmente quando è il lavoratore a dare le dimissioni a quest’ultimo NON spetta l’indennità NASpI che viene invece riconosciuta nel momento in cui il lavoratore viene licenziato.

È invece possibile percepire la NASpI al momento delle dimissioni se tali vengono definite “per giusta causa”.

Quando si parla di dimissioni per giusta causa?

Si parla di dimissioni per giusta causa ai sensi dell’art.2119 co. 1 c.c. (circ. INPS 4.6.2003 n 97, circ. INPS 20.10.2003 n 163 e nel messaggio INPS 26.10.2018 n 369) quando il lavoratore è costretto suo malgrado a dare le dimissioni dal luogo di lavoro.

In quali casi si possono considerare dimissioni per giusta causa?

Le dimissioni per giusta causa sono giustificate dalle seguenti circostanze:

  • mancato pagamento della retribuzione;
  • aver subito molestie sessuali nei luoghi di lavoro;
  • variazioni peggiorative delle mansioni lavorative;
  • mobbing;
  • notevoli variazioni delle condizioni di lavoro a seguito della cessione a terzi dell’azienda;
  • trasferimento del lavoratore in assenza di comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive previste dall’art.2103 c.c.
  • comportamento ingiurioso posto in essere dal superiore gerarchico nei confronti del dipendente;
  • le eventuali dimissioni del lavoratore rassegnate ai sensi dell’art. 189 co. 5 del DLgs. 14/2019 nel periodo di sospensione tra la data della sentenza dichiarativa della liquidazione giudiziale alla data della comunicazione di cui all’art.189 co.1 del DLgs. 14/2019. In questo caso le dimissioni hanno effetto dalla data di apertura della liquidazione giudiziale, quindi, sono retroattive rispetto alla data in cui vengono rassegnate.

Secondo la giurisprudenza, sono rassegnate per giusta causa anche le dimissioni del lavoratore che, avendo scelto di prestare la propria attività lavorativa durante il periodo di preavviso conseguente ad una prima lettera di dimissioni, sia posto dal datore in ferie in modo che queste si sovrappongano al periodo di preavviso.

La malattia non è considerata giusta causa di dimissioni.

Quali sono i diritti di un lavoratore che si dimette per giusta causa?

Il lavoratore che si dimette per giusta causa ha diritto:

  • di recedere immediatamente dal rapporto di lavoro, anche prima della scadenza del contratto se a tempo determinato o senza preavviso nei contratti a tempo indeterminato;
  • con contratto a tempo indeterminato di ricevere l’indennità sostitutiva del preavviso;
  • al trattamento NASpI;
  • il datore di lavoro deve inoltre versare il ticket di licenziamento.
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Come si presentano le dimissioni per giusta causa?

  • Le dimissioni per giusta causa vanno presentate con modalità telematica come le classiche Dimissioni online, inserendo “Dimissioni per giusta causa” come tipologia di comunicazione.

Nel nostro articolo precedente puoi trovare tutte le informazioni necessarie sulla procedura da seguire per presentare le tue dimissioni.

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