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Attraverso la dichiarazione dei redditi ogni anno puoi verificare se sei a credito o a debito con l’Agenzia delle Entrate.
In questo articolo cercheremo di rispondere a tutte le tue domande.
Sappiamo bene che lo scopo principale della Dichiarazione dei Redditi è di regolare annualmente il rapporto tra te e le tue tasse e che se nell’anno precedente hai percepito qualche tipo di reddito devi versare allo Stato le tasse in proporzione a quanto hai guadagnato.
Se percepisci una busta paga, la pensione, la cassa integrazione o l’indennità di disoccupazione paghi le tasse ogni mese come trattenute, ciò significa che alla fine dell’anno fiscale avrai già pagato le tue tasse e lo avrai fatto di mese in mese.
Tuttavia dal momento che il calcolo delle tasse nella busta paga avviene in maniera automatica non tiene conto di eventuali altri redditi che potresti aver percepito, o di spese che potresti aver sostenuto durante l’anno per questo motivo il totale delle tue tasse potrebbe essere diverso da quello che hai già pagato.
Con il 730 viene effettuato un ricalcolo in base ai dati che fornisci e viene stabilito se le tasse che ti sono state già trattenute erano:
Nel caso tu sia a credito nei confronti dello Stato entra in gioco il rimborso.
Per il rimborso non esiste una data unica, dipende da quando viene presentata la dichiarazione e se hai o meno un sostituto di imposta.
Nel caso in cui tu sia un dipendente e presenti il 730 entro il 31 maggio il rimborso verrà accreditato nella tua busta paga a luglio, lo stesso vale nel caso di un addebito se hai pagato meno tasse del dovuto.
Se presenti la dichiarazione dopo il 31 maggio troverai l’accredito nella prima busta paga successiva alla presentazione della Dichiarazione dei Redditi.
Nel caso in cui il tuo sostituto d’imposta sia l’INPS e/o un’altra Cassa Previdenziale riceverai gli accrediti o gli addebiti un mese dopo rispetto ai lavoratori dipendenti, quindi da agosto se hai presentato la dichiarazione entro il 31 maggio.
In linea di massima comunque riceverai il rimborso nella seconda mensilità successiva alla consegna della Dichiarazione dei Redditi.
Se nella tua dichiarazione dei redditi non hai indicato nessun sostituto d’imposta, per esempio perché al momento della presentazione del 730 sei disoccupato/a, significa che non c’è nessuno che faccia da intermediario tra te e lo Stato.
I rimborsi a chi non ha un sostituto d’imposta sono gli ultimi ad essere erogati e vengono erogati in questo modo in base al metodo di pagamento indicato:
Nel caso in cui la tua situazione risulti a debito potrai pagare la differenza tramite F24 anche a rate.
Ricordiamo che la prima scadenza per i pagamenti è il 30 giugno, se paghi in ritardo potresti incorrere in sanzioni e potresti dover pagare anche degli interessi.
Fino ad ora sembra tutto molto semplice purtroppo non è sempre così.
Infatti in alcuni casi il rimborso potrebbe arrivare in ritardo.
Ma perché? Vediamolo insieme.
Nel caso in cui tu non abbia un Sostituto D’imposta e abbia indicato un IBAN errato all’interno della tua Dichiarazione dei Redditi dovrai aspettare un avviso da parte dell’Amministrazione finanziaria che ti invita a ritirare il tuo rimborso presso uno sportello postale.
Un’altra possibilità è che siano in corso degli accertamenti che possono causare un ritardo nel rimborso. Solitamente gli accertamenti vengono effettuati per i seguenti motivi:
Nel caso di accertamenti il rimborso verrà comunque effettuato entro marzo dell’anno successivo alla presentazione della Dichiarazione dei Redditi.
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